ASSOCIAZIONE "AMICI DELL’ABBAZIA DI RODENGO"
Dal punto di vista architettonico l’Abbazia é uno dei più bei monumenti del nord Italia; ricco di opere d’arte e dotato di una struttura stupenda; negli anni 60 si trovava in uno stato di degrado causato sia dalle ingiurie del tempo, sia dall’incuria, sia per il pessimo uso che ne era stato fatto.
II 9 febbraio 1969 fecero ingresso nell’Abbazia di Rodengo durante il pontificato di papa Paolo VI i monaci olivetani, dalla quale erano stati allontanati nel 1797. Nel 1978 un gruppo di persone amiche si riunì, con il beneplacito della Comunità Olivetana, costituendo l’Associazione ”Amici dell’Abbazia" con sede presso l’Abbazia stessa, e dandosi un proprio statuto.
L'articolo 3 dello statuto recita: "L’Associazione si propone la tutela del patrimonio artistico, storico, religioso dell’Abbazia di Rodengo, considerata l’importanza che ha avuto, che ha tuttora ed avrà in futuro soprattutto da un punto di vista artistico come complesso monumentale e come contenitore di notevoli opere d’arte, favorendone il completamento del restauro e la conservazione senza fine di lucro".
L’articolo 4 dello statuto recita: ”Ogni iniziativa ed attività da svolgere all’interno dell’Abbazia e subordinata al preventivo accordo con il superiore pro-tempore della Comunità Olivetana".
L’Associazione che ha sempre affiancato i monaci é formata dai seguenti organi:
a. L’assemblea dei Soci
b. Consiglio direttivo
c. Il Collegio dei Revisori Conti
L’assemblea dei Soci é formata dagli iscritti alla associazione e si riunisce almeno una volta l’anno.
Il Consiglio direttivo è composto da 9 membri che eleggono al loro interno il Presidente, il Vicepresidente, il Segretario tesoriere.
II Collegio del Revisori dei conti è composto da 3 membri effettivi più 2 membri supplenti.
Attualmente sono in carica:
-
Presidente: TITA ALESSANDRO
-
Vicepresidente: MASPERONI GUGLIELMINA
-
Segretario: RAFFELLI ELISA
-
Consiglieri:
-
FEROLDI PIERO
-
CAVADINI ARNALDO
-
TITA PIERLUIGI
-
ZORZI EZIO
-
PEDRETTI MARCO
-
BONOMETTI GIOVANNI
-
BALDI FRANCESCO
-
Revisori dei conti:
-
DOTTI FRANCO
-
PICCINELLI MARTINO
-
RANDAZZO ANTONIO
-
Revisori dei conti supplenti:
-
BONOMETTI CLAUDIO
-
SCARDUELLI FULVIA
-
Tesorieri:
-
TITA ALESSANDRO
-
MASPERONI GUGLIELMINA
DOM BENEDETTO TOGLIA superiore pro-tempore dell’Abbazia è, per statuto, presidente onorario.
I precedenti Presidenti sono stati il Prof. Franco Feroldi e l’Ing. Sandro Molinari.
Le opere più significative
Si deve innanzitutto sottolineare come e quanto è stato fatto è legato in gran parte al sacrificio e alla dedizione dei Monaci Benedettini Olivetani di Monte Oliveto Maggiore (Siena) presenti fattivamente e come punto di riferimento dal 1969.
Molte sono le opere ed iniziative promosse in questi anni grazie alla collaborazione dei soci, con i monaci, coadiuvati dal primo prezioso e rimpianto segretario Vitale Bonometti, dal Comune di Rodengo Saiano, dalla popolazione di Rodengo Saiano, dall'Avis, dagli alpini,dalla Soprintendeza dei Beni Architettonici, dalle varie autorità civili e religiose locali e provinciali nonché dalle banche locali in primis dal: Banco di Brescia, Banco della Valle Camonica, Banca Credito Bergamasco ,Cariplo e dai club Rotari, Lions, Soroptimist e Cinefotoclub di Brescia. Ricordiamo inoltre che gli Amici dell' Abbazia con il fattivo contributo scientifico dell' Ateneo di Brescia con la costante attenzione della Camera di Commercio e la fattiva collaborazione della "CIVILTA' BRESCIANA" hanno promosso importanti iniziative portate a compimento.
Fra le più significative citiamo:
-
il restauro della macchina dei Tridui 1983;
-
il completamento del restauro del coro, precisamente la parte verso la sagrestia eseguito dal Gandini 1982;
-
il restauro della porta della sagrestia 1982;
-
il restauro delle meridiane con la collaborazione dei Lionse dell'università degli studi di Milano e Brescia;
-
l'organizzazione della foresteria con arredo camere 1983;
-
l'organizzazione del restauro del libro 1989;
-
il restauro delle pietre tombali della sala capitolare;
-
la formazione di alcuni servizi igieni e varie opere murarie di mantenimento e integrazione alla struttura.
Inoltre sono state effettuate alcune mostre fra le quali numerose dal Cinefotoclub sui documenti dell'Abbazia, quella del Parco dello Stelvio nel 1982, e inoltre i convegni di varia natura culturale scientifica e religiosa con il supporto delle università bresciane.
Ritiri e scambi culturali
A questo punto non possiamo sottolineare la fattiva collaborazione del già presidente dell'Ateneo Prof. Gaetano Panazza e dell'Arch, Ruggero Boschi e successivi direttori dela Sovrintendenza di Brescia , i relativi collaboratori che non hanno mai fatto mancare un fattivo appoggio anche di competenze.
Sono stati fatti parecchi ritiri spirituali e scambi culturali, visita di città e dintorni.
-
2000 visita all'Abbazia di Monte Oliveto, la visita è stata effettuata ripetutamente;
-
2001 visita all'Abbazia di Pomposa;
-
2002 visita all'Eremo di Camandoli;
-
2003 visita all'Abbazia di Praglia;
-
2004 visita al monastero id Vallombrosa;
-
2005 visita al monastero di S.Salvatore in Val Camonica;
-
2006 visita alla basilica di San Miniato a Firenze;
-
2009 visita al monastero camanolense della S.Croce di Fonte Abellana;
-
2010 visita con messa al Museo Paolo VI di Concesio;
-
2011 ritiro presso il convento di S.Giulio sul lago d'Orta;
-
2014 ritiro presso l' Abbazia di Monte Oliveto
Le pubblicazioni più significative
Fra le pubblicazioni con la collaborazione di studiosi a livello locale e nazionale, ricordiamo:
-
Ristampa di "Il Comune e l'Abbazia di Rodengo"(L.Fe' d'Ostiani) - 1979
-
Atti della "Prima giornata di studio" sulla storia dell'Abbazia di Rodengo celebrativi del XV centenario di S. Benedetto - 1980
-
Istoria Olivetana (1300-1593) (Lancelotti Secondo) - 1989
-
Ramiro Rampinelli ( Prof.Carlo Succi) - 1992 -Riedizione commentata
-
Sommario di strumenti del monastero di Rodengo (Luisa Bezzi Martini) - 1993
-
Lattanzio Gambara a Rodengo (Prof. Piervirgilio Begni Redona)
-
La forza dell’archivio (Trascrizione del diario Camassei, monaco olivetano di Santa Francesca Romana in Brescia, integrato da note e commenti della Dr.ssa Laria e presentato dal Prof. Gabriele Archetti)
-
San Nicolo di Rodengo: un monastero di Franciacorta tra Cluny e Monteoliveto (a cura di Piervirgilio Begni Redona e Rossana Prestini con vari scritti tra cui quello del Prof. Don Giorgio Picasso)
-
I quaderni dell’Abbazia arrivati al n° 8
-
Depliant in italiano e inglese per visita Abbazia
Fra le conferenze ricordiamo:
-
Una serie di interventi riguardanti ”scienza e fede" che partendo dai tempi greco romani é arrivata nell’arco di quattro - cinque anni ai tempi moderni; i temi sono stati sviluppati soprattutto da Don Roberto Nardin e dal Prof. Gianenrico Manzoni.
-
La promozione della giornata dei Tridui (lunedì antecedente la quaresima) che rientra nell’ambito delle iniziative promosse dalla Parrocchia di San Faustino (già monastero benedettino) in occasione della festività dei Santi Patroni della città di Brescia. Si ricorda che i Tridui nella zona sono di antica tradizione monastica, presumibilmente risalente al XVl secolo, che oggi viene perpetuata dal Parroco Don Simone Telch, che si avvale di una antica compagnia di giovani di Rodengo per l’allestimento di questa "macchina".
-
La presentazione del volume “il monachesimo in Valle Camonica”, curata dal Dott. Giuseppe Camadini, dal Prof. Gianmaria Varanini, dal Prof. Gabriele Archetti. Sono state inoltre promosse e sostenute anche con altri Enti iniziative volte alla ristrutturazione e al miglioramento dell’Abbazia stessa (ripristino del passo carraio sul Iato sud, in collaborazione col Comune di Rodengo). Va ricordata come ultima iniziative in ordine di tempo la realizzazione, con l’interessamento del Museo Diocesano cittadino, di un quadro del pittore Zaven Karapetian in occasione del primo anniversario della santificazione del fondatore della Comunità Olivetana Bernardo Tolomei. L’opera è stata benedetta dall’Abate emerito della Congregazione benedettina di Monteoliveto Maggiore don Michelangelo Tiribilli.
Molto è stato fatto e molto c’è ancora da fare. L’Associazione Amici dell’Abbazia, che conta circa 250 iscritti, spera con il suo operato di continuare a sensibilizzare tutti coloro che vorranno impegnarsi per la valorizzazione religiosa e culturale del Monastero, monumento che, oltre a racchiudere i ricordi di molti Rodenghesi, rappresenta un bene degno di essere conosciuto e stimato ben oltre I limiti territoriali. Il fattivo rapporto con il Comune di Rodengo Saiano e di tutta la popolazione risulterà sempre più importante per il mantenimento e il miglioramento dell’Abbazia Olivetana.